domenica 6 gennaio 2008

Glenn Klose is back!!

Da qualche anno a questa parte, in questo periodo, è sempre la stessa storia. Esce una nuova versione di Pro Evolution Soccer, e io e gli altri miei amici malati, ci troviamo a dover fare i conti con i cambiamenti che una masnada di sviluppatori giappi della Konami ha deciso di imporci per darci un esperienza di gioco sempre più soddisfacente. Così, nel giro di una notte, tattiche collaudate un anno intero, formazioni calibrate al millesimo ed equilibri radicati possono trovarsi completamente stravolti.
Una volta i titoli calcistici non plus ultra del momento - li ricordo tutti: International Soccer, Kick Off, Kick Off 2, Sensible Soccer, Goal! e poi i primi FIFA dal '94 fino all'avvento di PES - erano anche del tutto diversi da giocare. Perciò di che lamentarsi? Eppure...
Vabbè, comunque ieri sera serata propizia per un bel paio di campionati coi soliti noti, eccetto quel vecchio tastierista di FdP. Reed e Namor, i più scafati al momento con questa nuova versione, scelgono rispettivamente Atletico Madrid, modificato con la tattica personale di Mr.Richards, e Chelsea, "tanto la squadra conta poco" dice lui. The Thing, alle prime armi come il sottoscritto, sceglie il Barcellona e io mi butto sul Milan, squadra con cui avevo chiuso al 6 perchè ben si adatta al mio stile di gioco assai barocco.
Si comincia, e benchè la grafica sia notevolmente migliorata e anche la fisica di giocatori e palloni sembra molto più realistica, l'impatto è disastroso. I giocatori sembrano vagare casualmente per il campo, i lanci in profondità sono tutti comodi appoggi per i difensori avversari, arrivo davanti alla porta solo casualmente e sbaglio anche i tiri più fessi.
Arriva Orah, si re-imposta il campionato, mentre io macino frustrazione rosicando con l'aplombe di chi si vergogna a rosicare.
Nun se' po'!
Perdere va anche bene, ma almeno riuscire a giocare.
E mi riviene in mente una situazione simile un tre anni fa, quando disilluso mi venne consigliato di giocare col Werder Brema e in compagnia di Klose, Klasnic, Borowski e Umit Davala ritrovai verve e successi, bissati anche sulla versione successiva. Ma questo PES, così come il 6, non ha la Bundesliga per problemi di licenze... a parte il Bayern Monaco.
Il Bayern Monaco di Toni e... Klose!
Orah tentenna tra Roma e Milan. Lo tolgo d'impaccio scegliendo la squadra tedesca (lui opterà per i giallorossi).
Si riparte e la musica cambia. I giocatori sembrano più presenti e ricompare un gioco quasi ragionato. Risultato: 4 partite giocate, 4 vittorie, delle quali metà dominate e l'altra metà vinta con incredibile cinismo (leggi: gran bucio di culo). In ogni partita mattatore Glenn Klose, come ne storpia il nome Reed, che segna, imposta ed è onnipresente sul campo.

Insomma, 'sto PES 2008 è una degna uscita della serie (e grazie, mò che hai vinto, direte.). La prossima volta voglio pure esplorare la funzione Comunità che, permettendo di tenere un registro degli incontri tra utenti personalizzati, dà l'idea di essere un ottimo complemento per chi gioca sempre con gli amici.
E poi ho trovato di nuovo Klose, volete mettere?
Ora, se solo riuscissi a ritrovare pure Chipperfield.

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