venerdì 2 giugno 2006

True Faith

Leggenda vuole che Bernard Sumner ebbe l'ispirazione per il nuovo nome del gruppo proprio al funerale di Ian Curtis. Davanti a quella lapide compratagli coi pochi spiccioli rimasti, dopo l'estremo saluto all'amico, si erano messi a parlare di ciò che sarebbe stato delle loro carriere.
Gli anni dei Joy Division furono rapidi e burrascosi, come si conviene ad un gruppo punk. Anche se a dire la verità avevano presto abbandonato le sponde del genere differenziandosi. Dove il punk dei Pistols e degli Stooges privilegiava la rabbia e l'energia, i Joy Division davano più spazio alla malinconia e al nichilismo. Erano arrivati al punto di importare i sintetizzatori dalla nascente corrente elettronica, mossa che li fece additare come eretici nel panorama musicale. E adesso, proprio nel momento che cominciavano ad arrivare i primi frutti di quegli anni di idee, impegno e sofferenza, Ian aveva deciso di andarsene. E nella maniera più drastica, improvvisa e irrimediabile.
Decisero di comune accordo che i Joy Division non sarebbero sopravvissuti a loro cantante e compositore. C'era troppo di Ian nelle sonorità del gruppo. Ogni nuova creazione avrebbe dovuto fare i conti col suo fantasma e avrebbe naturalmente teso a raggiungere quel passato ormai irripetibile.
No, non potevano rimanere ancorati al passato.
Bisognava andare avanti, riprendersi e darsi da fare a trovare nuove direzioni. Ci voleva un nuovo ordine, ecco! New Order, questo sarebbe stato il nuovo nome.
I primi anni furono difficili, ma presto le cose presero a girare e i New Order diventarono ciò che sono tutt'ora, un punto di riferimento nel mondo
del rock. Aumentando ulteriormente la commistione tra generi sporchi, come il punk e la new-wave, e asettici, come l'elettronica e la dance, hanno
creato un genere nuovo, ibrido, considerato impensabile prima degli anni '80. La loro carriera e poi è continuata con nuovi album, collaborazioni e
contaminazioni.

Mi piace molto questa piccola parabola rock. Ha dentro un grande insegnamento: quando una cosa finisce, va consegnata al passato e lì rimane. Inseguirla,
rimpiangerla è inutile e dannoso, a prescindere da quanto fosse bella e unica.
Non sapremo mai se i Joy Division sarebbero diventati importanti come i New Order se Curtis fosse ancora vivo, nè quello che sarebbe successo se i rimanenti elementi del gruppo avessero deciso di continuare sulla stessa strada dopo la sua scomparsa. Ed è anche inutile chiederselo perchè Ian Curtis è andato via e non tornerà mai.
Però sappiamo che senza quell'avvenimento i New Order non sarebbero diventati i New Order. E così anche noi senza il nostro passato non saremmo noi. Un passato che va considerato unicamente nel bagaglio della nostra esperienza, poichè si deve continuare a guardare avanti seguendo un nostro nuovo ordine.