sabato 16 febbraio 2008

Signore e signori, buonanotte

Tranquilla serata casalinga.
Inusuale, ma non mi va di spremermi. Ho la notte sulla capoccia e comunque avrò tempo i prossimi due giorni per darmi varietà.
Il mio coinquilino (quello rimasto) e la sua donna decidono di vedersi un film. Mi propongono di vederci "Signore e signori, buonanotte". Blam! Folgorazione. E' dai tempi della maturità che non vedo quel film. Già già. Visione per la quale devo ringraziare quel genio cinefilo di professore d'italiano che avevo. Però... lo guardammo tutto? O solo qualche spezzone che lui trovava particolarmente interessante? Nel dubbio, accetto volentieri la proposta della coppia. La mia regione a Sim City 4 può anche aspettare qualche giorno.
Beh, che dire?
Niente. Cioè, no. Ci sarebbe da dire parecchio, ma alla fine sarebbe sempre la stessa sbobba. E' un film del 1976, per la miseria! E tutto quello che ci si vede, che denuncia, che irride, si ritrova nella cronaca e nella vita dei giorni nostri. Con una botta di grafica computerizzata si potrebbe aggiornare vestiario e ambienti e avremo una pellicola pronta per divertire e scuotere coscienze nelle nostre sale.
E, diamine, non so se mi mette più tristezza che cose del genere non passino più in televisione o constatare che un film così è attuale perchè in tutto l'arco della mia vita, in questo paese, è cambiato veramente poco.




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