5. Funambola - Patrizia Laquidara
Già mi era piaciuto Indirizzo Portoghese, ma sono rimasto totalmente rapito da Funambola. La Laquidara mette la propria musica al servizio degli arrangiamenti di Arto Lindsay ed il risultato è un disco di godibilissimo, divertente e poetico pop che riesce ad elevarsi dalla massa di opere nazionali simili anche grazie a questo ingrediente estero. Atmosfere sudamericane che strizzano l'occhio a New York.
4. Watch The Fireworks - Emma Pollock
Per chi come me ancora si rammarica al pensiero che i Delgados abbiano deciso di sciogliersi, questo disco solista della Pollock è stato un vero viatico. Una parte non è ovviamente il tutto, ma poter ritrovare quelle atmosfere lievi e plumbee che occasionalmente si aprono con un energia trionfale, marchio di fabbrica degli scozzesi, è stata veramente una bella cosa. E poi c'è la Lancia Fulvia nel video di Adrenaline! Basterebbe questo.
3. Proof Of Youth - The Go! Team
Tornano gli eroi del 2004 e riprendono il discorso da dove l'avevano interrotto. Sarà pure vero che il loro secondo lavoro assomiglia troppo al primo, ma chi se ne frega! Era proprio quello che volevo: un altra bella dose di campionamenti da serie anni '70 su una base hip-hop conditi da sfrigolanti chitarre. Quel sound profondamente unico da sbattere in faccia a tutti quei vecchi tromboni che passano il tempo ad affermare che non c'è niente di innovativo in giro. Certo, se pure il terzo disco di Parton e soci fosse su queste note allora sarebbe da preoccuparsi, ma per il momento si può anche fare spallucce e lasciarsi andare al ritmo di Keys to the City.
2. It's A Bit Complicated - Art Brut
Buffo come per quanto ci si informi certi gruppi ti sfuggono, prima di scoprirli nei posti più impensati. Per gli Art Brut fu galeotta una loro inspiegabile collocazione sugli scaffali di Mediaworld, tra gli Aerosmith e le Bangles. Etichettati altrove come un gruppo capace di produrre "art-punk brillantemente semplice e abilmente stupido", gli Art Brut sono eredi di quel modo ironico di fare musica tipicamente inglese. Come i Beautiful South, ma con parecchia grinta elettrica. People In Love canzone dell'anno.
1. Sticking Fingers Into Sockets EP - Los Campesinos!
Una manciata di canzoni, non di più. Eppure dopo neanche trenta secondi ci si ritrova a scuotere la testa e a battere il piede trascinati dal vivacissimo Indie Rock dei Los Campesinos! Sarà il gioioso e calcolato caos degli strumenti, sarà quel violino inaspettato quanto consono, sarà quell'alternarsi di voci dall'accento inconfondibilmente britannico, fatto sta che i sette di Cardiff hanno un sound irresistibile.
Se l'album manterrà le promesse di questo EP, avremo di che deliziarci in questo 2008.
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